Val Noana, interrogazione sul traliccio

Degasperi (5 Stelle): una diversa collocazione avrebbe consentito doppia utilità.

Fonte: © L'ADIGE del 14 gennaio 2018

MEZZANO - «Impianto fisso di telecomunicazione a Noarna: un grave sacrificio ambientale per riscontri modesti?». A porre la domanda con una interrogazione è Filippo Degasperi, consigliere provinciale del Movimento 5 Stelle. Degasperi ricorda che nell'estate scorsa si sono conclusi i lavori di costruzione di un traliccio di 30 metri ad uso stazione radioelettrica nel comune di Mezzano, in località Falasorno: «A quanto è dato di conoscere - scrive il consigliere - si tratta dell'implementazione del sistema radiomobile provinciale, in standard Tetra, impiegato sul territorio provinciale per fini di protezione civile - Stazione radioelettrica di Noarna predisposto da Trentino Network».

Tralasciando gli aspetti ambientali, per Degasperi la postazione «riveste comunque un indubbio interesse per la zona in caso di emergenze e necessità di soccorsi in aree boschive o in quota. È infatti finalizzata ad implementare la copertura radioelettrica di Tetranet - continua il consigliere - e consente di irradiare il segnale lungo la strada provinciale 221 della Val Noana, una zona impervia e disagiata in precedenza totalmente scoperta. La stretta e lunga valle vede la presenza di un bacino artificiale e confine con le Vette Feltrine; vi si accede da Mezzano ed è frequentata da escursionisti e alpinisti ma vi sono anche numerose baite abitate durante il periodo estivo.

Una diversa collocazione della torre in quella zona di cresta denominata Tasedi posta tra i paesi di Mezzano e Imer e la menzionata Val Noana avrebbe consentito una doppia utilità. La collocazione in quel punto è limitata invece alla sola copertura radioelettrica Tetranet della Val Noana, fatto che appare fine a se stesso. Tenuto conto anche del sacrificio in termini ambientali - argomenta Degasperi - una diversa localizzazione avrebbe consentito una maggiore e migliore fruizione dell'impianto anche per altri tipi di diffusori (gestori telefonici in primis ma anche emittenti tv e radio)».

Degasperi chiede al presidente della Provincia chi ha stabilito la localizzazione dell'impianto e per quali ragioni non si è ritenuto opportuno verificare soluzioni diverse nell'ottica di una maggiore utilità; i costi di progettazione e realizzazione dell'infrastruttura e il soggetto cui competono; quali valutazione tecniche sono state operate e quali esiti; se la postazione è disponibile per gestori telefonici o editori radiotelevisivi interessati ad integrare o ampliare la copertura dei segnali ed eventualmente a quali condizioni; se è legittimo che il Comune di Mezzano possa chiedere un corrispettivo qualora l'impianto venga utilizzato per fini diversi da quelli di protezione civile, se non sarebbe stato opportuno convocare in conferenza dei servizi i diversi gestori.