Reti, cloud e data center, Lepida nel progetto federativo Tripolo

Fonte: © KEY4BIZ del 17 gennaio 2018

Per innovare un territorio servono infrastrutture e competenze. Tre Regioni italiane, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna, hanno firmato un memorandum of understaning per la creazione di poli strategici per l'innovazione a livello nazionale.

Grazie a 5 società in house delle rispettive Regioni, Informatica Trentina e Trentino Network, Insiel, CUP 2000 e Lepida, si vuole realizzare un sistema strategico indirizzato verso temi infrastrutturali, quali l'integrazione fisica delle tre reti proprietarie in fibra ottica, servizi IaaS (Infrastructure as a Service ) condivisi in un datacenter tripolare federato, sistemi SaaS (Software as a Service) condivisi e innovativi. L'iniziativa, che prende il nome di "Tripolo", legato alla partecipazione di tre Regioni diverse, è a tutti gli effetti un meccanismo per la federazione delle competenze e delle infrastrutture e presto potrebbe divenire un progetto "multipolo", visto l'interesse manifestato da altre realtà nazionali. Le reti si stanno federando utilizzando i punti di interscambio nazionali a cui gli aderenti alla federazione afferiscono.

Come si legge in una nota Lepida, è nell'ambito dell' Associazione delle Società per l'Innovazione Tecnologica nelle Regioni, o Assinter , che "si sta cercando di mettere assieme i territori che hanno esperienze comuni e omogenee per costruire un meccanismo che, partendo dalle reti, andando ai datacenter e terminando sui servizi, possa creare una federazione sovra regionale coerente con il modello strategico del Piano triennale per l'informatica nella Pubblica Amministrazione".

L'Emilia Romagna ha aderito alla federazione e partecipa proprio tramite Lepida e CUP 2000, che sono ora impegnate a definire gli elementi infrastrutturali all'interno della piattaforma comune del Tripolo. Con l'inizio del 2018, prende il via anche il lavoro della federazione, che prevede l'allargamento della governance e dei processi autorizzativi agli Enti dei territori, oltre all'avvio operativo di alcuni primi prototipi in ambito di business continuity e disaster recovery.