Nuovi «cicalini» ai pompieri «Ora allerte personalizzate»

Fonte: © L'ADIGE del 28 novembre 2017

Cambia il sistema di allerta dei vigili del fuoco trentini. I volontari saranno chiamati a sostituire i loro «cicalini» con le nuove radio digitali che garantiranno un' organizzazione più efficiente per gli interventi sul territorio. La novità potrebbe essere realizzata già entro fine 2018 attraverso un investimento complessivo di oltre 4 milioni di euro. Lo ha deciso Piazza Dante nell'ultima seduta di giunta.

Si tratta di un'iniziativa che andrà a completare gli interventi realizzati negli ultimi anni, per migliorare il funzionamento del sistema di comunicazione «Tetranet». La trasmissione delle allerte attraverso i cercapersone digitali Pocsag (Post office code standardization advisory group) dovrebbe dunque garantire un'attivazione più efficiente dei corpi comunali dei vigili del fuoco volontari. Trentino Network si occuperà della predisposizione delle infrastrutture, ed in contemporanea sarà pubblicato un bando europeo per l'acquisto di 5.000 radio: una per ogni pompiere.

«Una rivoluzione tecnologica importante - evidenzia Ivo Erler, comandante del corpo permanente di Trento -. Con il nuovo sistema sarà possibile una comunicazione più efficace e indirizzata non necessariamente a tutto il corpo, ma ad alcune sue componenti». Tutte le reti di diffusione del segnale radio in uso avvengono attraverso la vecchia tecnologia analogica, ed hanno in media oltre dieci anni. Il sistema realizzato finora si affida infatti ad apparecchiature «non più all' altezza delle cresciute esigenze del servizio», che necessita di strumenti validi e in linea coi tempi. I cercapersone oggi funzionano sul canale radio distrettuale, rendendo critico il traffico radio già congestionato per le comunicazioni tra i vigili.

La scelta tecnologica dello standard Pocsag è stata effettuata attraverso un gruppo di lavoro composto da esperti che ha redatto un'analisi sui requisiti tecnici di questo sistema. Una soluzione che garantisce «un sistema performante e migliorativo di quello attuale, semplice e affidabile nell'utilizzo, efficace nella gestione e con una prospettiva temporale di durata e impiego non inferiore ai dieci anni». Il sistema utilizza una frequenza dedicata alla protezione civile a 160 Mhz, che offre una serie di vantaggi legati all'efficacia nella comunicazione, nonché minori costi infrastrutturali ed energetici.

La diffusione del segnale radio utilizzerà punti sul territorio interconnessi con le centrali operative a mezzo dorsale in ponte radio a microonde o rete provinciale della banda larga in fibra ottica. Trentino Network si è occupata dell'analisi di fattibilità del progetto, suddiviso in due fasi: 1,8 milioni serviranno per la realizzazione dell' infrastruttura di rete; importo al quale andranno aggiunti oneri di sicurezza, spese tecniche, lavori e oneri fiscali per un totale di 2,5 milioni di euro lordi. In particolare, la costruzione della rete prevede 90 punti di diffusione, nuove infrastrutture civili per la diffusione e 100 terminali per le attività di test. La seconda fase comprende invece l'acquisto di 5.000 «cicalini» per i vigili e gli oneri fiscali per un totale di 1,5 milioni di euro: alla sua realizzazione provvederà direttamente la Cassa provinciale antincendi, tramite gara europea, tenendo conto dei tempi di completamento dei lavori previsti nella prima fase di competenza di Trentino Network.