Internet ultraveloce in 40.000 case

Open Fiber di Eni e Cdp investe 20 milioni per collegare entro il 2019 Trento e Rovereto

Fonte: © L'ADIGE del 20 ottobre 2017

La banda ultralarga per il Trentino ha ora dei tempi più definiti. Entro il 2019 saranno collegate le 40.000 unità immobiliari di Trento e Rovereto che rientrano nelle zone considerate remunerative. Entro il 2020 la previsione è di collegare anche le altre zone, quelle chiamate bianche, ossia dove serve l'aiuto pubblico per riuscire a costruire fisicamente il collegamento banda larga con le case e le imprese.

Per quanto riguarda le aree nere (quindi quelle dove il privato si muove in autonomia, perché ritiene che ci sia un ritorno sull' investimento da fare) i tempi sono dettati dall'investimento in proprio della società Open Fiber. La spa, i cui soci sono Enel e Cassa depositi e prestiti, quindi di emanazione pubblica, investirà su Trento e Rovereto una cifra che si aggira sui 20 milioni di euro per riuscire a collegare fisicamente alla rete per la banda ultralarga da almeno 1.000 megabit al secondo (50 volte più veloce dell'Adsl attualmente attivo e 5 volte almeno più rapida del doppino di rame con il sistema Fttc) le 40.000 case che si trovano nelle aree cosiddette nere nelle due città più grandi della nostra provincia.

In questi giorni è di fatto partita la valutazione delle aree in cui si apriranno i mini-cantieri (con pozzetti scavati nell'asfalto per raggiungere le tubazioni già esistenti e inserire i cavi per collegare le case alla banda ultralarga) e poi nei primi mesi del prossimo anno dovrebbero essere bandite le gare per le aziende che normalmente si occupano di tali attività (la Sirti o la Sensi per citarne alcune) a livello nazionale. In estate dovrebbero poi partire i lavori che nel giro di 12-18 mesi (quindi entro l'estate/fine del 2019) porteranno i cavi - spiega Roberto Gallo responsabile per la rete nelle aree di mercato di Open Fiber per il nord Italia - fino a dentro i condomini e gli appartamenti. Proprio per questo uno degli aspetti fondamentali riguarda la richiesta delle autorizzazioni per far arrivare, gratis spiegano da Open Fiber e senza obblighi di acquistare servizi internet o di altro tipo, fisicamente il cavo, attraverso un terminale che è una cassetta nera delle dimensioni di quelle postali (20 per 30 centimetri) Il prossimo anno, tra febbraio e l'estate, si perfezioneranno le gare per coprire le cosiddette aree nere. La stima dell'investimento per collegare 40.000 unità immobiliari è nell'ordine di una ventina di milioni di euro. Poi, una volta assegnate le gare, ci vorranno ancora tra un anno e un anno e mezzo per completare il collegamento degli immobili con la rete per la banda ultralarga. «Il costo per il privato in questa fase - assicura Gallo - è nullo.

Si tratta solo di avere una ulteriore opportunità di accesso alla rete con una velocità superiore quando uno dei proprietari degli appartamenti del condominio lo volesse». Va detto che, nell'ambito della prima fase di connessione delle abitazioni l'allacciamento è gratuito, mentre se lo si vorrà fare successivamente, ovviamente ci saranno costi da sostenere e dei tempi di attesa che dipenderanno da molti fattori, come la disponibilità delle aziende a compiere i lavori e altri aspetti procedurali.

Se per fine 2019 al massimo, salvo ritardi dovuti a cause sulle gare, saranno collegate le case di Trento e Rovereto delle zone nere, ecco che con una differenza di 6-9 mesi al massimo sarà la volta del collegamento effettuato attraverso i soldi pubblici della gara Infratel per le zone bianche delle due città e di tutta la provincia. In questo caso, le risorse per collegare le zone senza remuneratività sono state messe a disposizione dalla gara Infratel e che dovrebbero valere oltre 85 milioni di euro per il nostro territorio. In questo caso la data per arrivare a completare il collegamento è quella della fine del 2020