Fibra ottica, si parte dall'esistente Gilmozzi: «Chi non firma va in coda»

Sindaci invitati a convenzionarsi con Oper Fiber: «Trentino coperto entro il 2020»

Fonte: © CORRIERE DEL TRENTINO del 28 febbraio 2018

«I lavori per la fibra ottica stanno per iniziare». Si parte da qui, si parte da maggio. Mauro Gilmozzi ha annunciato ieri ai sindaci trentini presenti al Consorzio dei comuni l'avvio dei lavori per l'implementazione della banda larga, invitandoli a sottoscrivere la convenzione con Open Fiber, la società che a novembre si è aggiudicata la gara per la posa dell' infrastruttura.

I lavori sono stati suddivisi in quattro fasi: la prima inizierà il 9 maggio, la seconda il 9 luglio, la terza il 10 settembre e la quarta il 9 novembre. Il piano ha già distribuito i Comuni nelle diverse fasce ma, come ha annunciato ieri l'assessore provinciale, «chi non firmerà la convenzione entro marzo finirà in coda alla lista». «Niente di grave» ha poi anche aggiunto Gilmozzi: l'unico inconveniente è infatti che le ultime amministrazioni disporranno del servizio tra i 6 e i 7 mesi dopo le prime, ma comunque entro il 2020.

L'impegno chiesto alle amministrazioni è dunque quello di mettere a disposizione le infrastrutture esistenti. Il collegamento avviene in tre modalità: dove possibile la fibra viene portata fino all'edificio (collegamento Fttb o Ftth) mentre negli altri casi si sfruttano o i collegamenti già presenti, ad esempio quelli in rame della linea telefonica (Fttc), oppure le onde radio, installando sull'edificio una piccola antenna (Ftta). In base al tipo di collegamento si possono raggiungere diverse velocità massime di upload, da 20 megabit per secondo a 100.

Il Piano di digitalizzazione nazionale per la banda ultra larga è stato varato dal governo nel 2016, affidandone l'attuazione al ministero dello Sviluppo economico (Mise). Quello stesso anno la Provincia ha siglato l'accordo con il Mise. Complessivamente il fondo messo a disposizione per i lavori in Trentino ammontava a 72 milioni di euro, 47,7 del ministero e 25 di Piazza Dante e del Programma di sviluppo rurale. Nel novembre 2017 la società Open Fiber si è aggiudicata la gara di appalto con un'offerta di 37,7 milioni di euro. «La differenza la utilizzeremo per portare il servizio in maniera capillare nelle aree bianche e coprire meglio quelle grigie» ha spiegato Gilmozzi. Il territorio è infatti diviso in tre zone: nera, quella che interessa gli operatori, grigia, che li coinvolge meno, bianca, a cui non sono interessati.

La differenza tra lo stanziamento e la cifra spettante a Open Fiber verrà utilizzata da un lato per aumentare la copertura a 100 Mbps, con lavori che inizieranno nel secondo semestre di quest' anno, dall'altro per sostenere la domanda attraverso dei voucher gestiti dal Mise, indirizzati a tutta la popolazione e fruibili a fronte di abbonamenti e all'Icef, pronti nella prima metà del 2019.

L'aggiudicazione del servizio finale per le utenze non è ancora stato assegnato, ma 5 dei 6 tubi presenti nella dorsale saranno messi sul libero mercato.