Translagorai, ora si inizia a crederci

La Magnifica Comunità di Fiemme muove passi importanti per valorizzare il trekking.

Fonte: © L'ADIGE del 6 dicembre 2017

VALLE DI FIEMME - Il sentiero di lunga percorrenza «Translagorai» esiste già, ma ora esiste anche un articolato progetto con il quale la Provincia, d'intesa con gli enti territoriali interessati, intende valorizzare al meglio il percorso che interessa tutta la catena del Lagorai (dalla Panarotta a Passo Rolle), della quale sono conosciute le caratteristiche di grande valore paesaggistico, escursionistico, culturale, storico e sociale. L'iniziativa punta a garantire il fondamentale supporto ad una strategia di sviluppo sostenibile del territorio per la soluzione delle attuali criticità che lo stesso percorso presenta in termini di assistenza agli escursionisti (l'interesse, negli ultimi anni, è sensibilmente cresciuto), con il potenziamento della ricettività, oggi del tutto insufficiente.
In altre parole, la presenza di una articolata rete sentieristica offre enormi possibilità per conoscere e frequentare il territorio, con un itinerario che attraversa tutta la catena e si qualifica come un vero e proprio trekking, grazie al concatenamento dei principali sentieri, realizzati sia per fini bellici durante il primo conflitto mondiale che per scopi silvo-pastorali nel corso dei decenni, poi progressivamente segnati e migliorati da parte della Sat. Ma, a parte il settore ad ovest del Passo Manghen, che è servito da alcuni rifugi alpini, l'attuale sentiero non offre sufficienti garanzie di assistenza e di accoglienza per quanti hanno bisogno di un pasto caldo o di un pernottamento, data la presenza di alcune strutture (bivacchi e malghe) che presentano evidenti limiti di capienza e di spazi.
Di qui si è deciso di risolvere le criticità evidenziate, escludendo la costruzione di altri rifugi in quota, anche e soprattutto per preservare la naturalità dei luoghi, e puntando invece sulla ristrutturazione delle malghe esistenti, solo in parte già utilizzate per finalità agrituristiche. Al progetto è direttamente interessata anche la Magnifica Comunità di Fiemme, il cui consiglio dei Regolani, nella sua ultima, recente seduta, ha approvato il protocollo d'intesa con gli enti di tutta la zona direttamente coinvolti (oltre alla Magnifica, i Comuni, il Parco, le comunità territoriali e le Apt di Fiemme, Primiero e Valsugana), per la valorizzazione appunto del percorso.
Da parte della Provincia è stato costituito anche un gruppo di lavoro (ne fa parte lo Scario Giacomo Boninsegna), impegnato a definire le azioni da intraprendere per i sentieri, le strutture, le telecomunicazioni (con il coinvolgimento di Trentino Network ed il potenziamento della rete Tetra utilizzata dai corpi dei Vigili del fuoco) e la comunicazione, attraverso le Apt d'ambito.
Con la speranza che la Translagorai possa diventare un percorso in grado di portare significativi benefici sia economici che in termini di visibilità e quindi di ulteriore valorizzazione, anche turistica, dell'intera zona. Per quanto riguarda la valle di Fiemme, le strutture interessate sono quattro: Malga Valmaggiore, Malga Lagorai (oggi abbandonata dal punto di vista agricolo), il Rifugio Monte Cauriol a Sadole e la baita al Passo Manghen (attualmente sprovvista di posti letto).
La Magnifica è direttamente interessata alle prime due, di cui è proprietaria. Per Malga Valmaggiore,tra l'altro, esiste già un progetto, regolarmente autorizzato, per la sostituzione del tetto e la realizzazione di una nuova centralina, per cui si potrà partire anche subito, tenuto conto che la Provincia ha già garantito degli stanziamenti cospicui. Pienamente d'accordo il consiglio che, dopo l'ampia relazione dello Scario, ha approvato il protocollo all'unanimità